Incuriosito da un articolo apparso tempo fa su oggiscienza sono andato a leggere il mio primo romanzo di Neal Stephenson, ossia Snow Crash.
Al momento non me la sento di dire che leggerò altri suoi libri.
Certo, interessante come stile di scrittura e devo dire che sono rimasto piuttosto impressionato da come nel 1992 sia riuscito ad immaginarsi il Metaverso (praticamente quello che poi è stato Second Life) e altri dettagli tecnici. Interessante anche lo spunto su cui si fonda il libro, ossia la manipolazione neurolinguistica e l’ipotesi di evoluzione delle lingue ad essa collegata, ma alla fin fine non mi ha lasciato molto.
Voto? 3 su 5.